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  • Immagine del redattoreAlessandro Fantini

Cos'è la User Experience?

Prima di iniziare ed entrare nel pieno dell'argomento, è giusto capire che quando parliamo di User Experience -Esperienza Utente-, stiamo parlando di tutto ciò che NOI utenti viviamo e proviamo, approcciando con qualcosa.


Ogni marca, oggetto, mezzo, applicazione che è intorno a noi, richiede di essere fruito o più semplicemente utilizzato.

La nostra vita è un'immersione costante in molteplici esperienze: la fila alla cassa del supermercato, l'utilizzo del nostro smartphone, le scarpe che indossiamo, l'acquisto di un biglietto aereo, come ascoltiamo la musica o vediamo un film, l'automobile o lo scooter che guidiamo.


Viviamo differenti esperienze a seconda di quello che stiamo utilizziando e questa esperienza si livella differentemente da persona a persona, a seconda del proprio background.


Ognuno ha un proprio "approccio" che lo porterà a vivere esperienze oltremodo differenti ma che si possono schematizzare in una scala che va dal piacevole al tremendamente stressante. Avete presente le faccine di gradimento che trovate alla fine di un check-in o nelle sale di attesa di alcuni ospedali?



Questo è tra i più comuni sondaggi sulla soddisfazione che ognuno di noi nella propria vita sicuramente ha incontrato.



Qual'è il compito di chi si occupa della User Experience?


Il compito di un UX Designer è quello di sapersi porre le giuste domande, investigando nei differenti modelli mentali e cercando nei differenti bisogni che possono nascere.


Non può esistere un'unica via per espletare un meccanismo o un pensiero di utilizzo, ma esiste un modo per trovare il flusso che ci guida alla migliore esperienze utente possibile.


Donal Norman padre della disciplina ed ex professore di psicologia e scienze cognitive e direttore dell'istituto per la Scienza Cognitiva dell'Università della California ha detto:

«Pensa alle diverse fasi di un prodotto o servizio, dalle intenzioni iniziali alle riflessioni finali, dal primo utilizzo ad assistenza, servizio e manutenzione. Devi fare in modo che questi elementi lavorino tutti insieme e con continuità».

Progettare in un ottica di User Experience vuol dire pensare all'utente finale, per anticipare e soddisfare determinati bisogni ma ancor più, per fornirgli un'esperienza positiva che si trasformi in un'emozione.


Il 95% dei clienti insoddisfatti condivide con gli altri la propria esperienza d'uso.


Ora che abbiamo definito ad ampio raggio cosa voglia dire progettare un'esperienza utente, possiamo entrare nel digitale, dove la User Experience trova il suo compagno di lavoro lo User Interface.



Perchè la UX nel digitale viene confusa con la UI?


Oggi purtroppo, troppo spesso, la UX viene fusa con la UI - User Interface.


Dobbiamo capire che stiamo parlando di due aspetti progettuali davvero differenti che collaborano l'uno di fianco l'altro ma spesso vengono richiesti dalle aziende sotto forma di un unica figura professionale.


Mettiamo qualche puntino sulle "i":


Che cos'è UI design?


La UI nella progettazione sta per User Interface "Interfaccia Utente", cioè il layout grafico di un'applicazione o di un sito web. Stiamo parlando della grafica che lo compone, colori, pulsanti, testo, lo scorrimento della pagina e tutti gli altri elementi con i quali un utente può interagire.

Chi si occupa di UI è un progettista, decide l'aspetto dell'interfaccia; è in parole povere un grafico che cura l'estetica di un'app o sito web.

Il suo compito è quello di creare un ambiente attraente, stimolante, che rispetti la tematica trattata e la personalità del soggetto/brand che dovrà rappresentare.


Che cos'è UX design?


UX sta per User Experience "esperienza utente", cioè l'esperienza che un utente vive interagendo con una applicazione o un sito web.

È un esperienza intuitiva? È fluida o confusa?

L'esperienza viene determinata in base a quanto sia facile o difficile interagire con gli elementi che compongono l'interfaccia. Qui UX e UI entrano in contatto ed in questa fase che nasce l'incomprensione lavorativa: OK, l'UX designer si occupa dell'interfaccia utente ma, mentre l'UI come detto sopra, si occupa di sceglie come appariranno i vari elementi, l'UX designer ha il compito di determinare la fruibilità dell'interfaccia utente.


UX e UI creano insieme un processo di collaborazione e progettazione dove i loro differenti set di abilità (molto diversi) sono parte di un processo che mira al successo reciproco:

Un design accattivante non può salvare un'interfaccia confusa da navigare così come un'esperienza utente fluida ed appropriata può essere distrutta da un design dell'interfaccia che rende l'utilizzo dell'app o la navigazione del sito web stressante.


Vuol dire che i due progetti UI e UX devono essere studiati ed eseguiti in modo professionale, allineati agli obiettivi per il raggiungimento di un risultato che soddisfi le richieste del cliente e degli utenti finali.


Pensare che una singola persona possa racchiudere queste due figure, oltre a svilire i differenti ambiti di lavoro, minimizza l'importanza di queste due figure e della strategia che esse rappresentano.





La to-do list dello User Experience Designer è ricca di compiti vari, precisi ed impegnativi. Nello sviluppo dello User Flow cioè il viaggio che l'utente intraprende utilizzando un nostro servizio, ogni più piccolo dettaglio può avere la sua risonanza durante l'esperienza complessiva.


Considerando sempre le differenti tipologie di esperienze che da prodotto a prodotto e da brand a brand cambiano, la User Flow riveste uno dei punti fondamentali sul quale investire il proprio tempo.





I 6 punti fondamentali nella progettazione di una User Experience:

1. COMPRENSIONE

Conoscere il proprio Utente Target e guidarlo dove vuole il brand.

Le radici dalle quali nasce un ottima esperienza utente si basano sulla risposta ad una domanda: quale problema vogliamo risolvere?


Comprendere il problema dell'Utente Target ci aiuterà a creare una strategia chiara e vincente.


Durante la formulazione del piano progettuale sarà importantissimo tenere chiaro in mente la mission del brand e quali obiettivi vuole perseguire. Una strategia che considera queste linee guida oltre a portare l'utente verso la meta lo farà comunicando anche i suoi valori.


2. RICERCA

All'ineati i valori ed obiettivi del brand ai problemi e soluzioni per l'utente si passa alla ricerca. Senza la raccolta dati, non possiamo validare o scartare le supposizioni.


-Interviste one-to-one con domande precise che puntano dritte al problema.


-Focus group con un gruppo di utenti in target per discutere su comportamenti, emozioni e problemi.


-Questionari per comprendere il comportamente di un utente in base all'interazione.


-Test di usabilità ossevando il comportamento degli utenti durante l'utilizzo.


3. ANALISI

Tutto ciò che è stato seminato nelle fasi precedenti, viene raccolto e trasformato nel concreto in opportunità di design.


Si scarteranno alcune strade, altre verranno validate e tramutate in un concept, cioè qualcosa che ci porterà verso la visualizzazione chiara per la risoluzione del problema identificato a monte.



Con un CONCEPT tra le mani, possiamo passare al secondo step di analisi che ci aiuterà a trovare tutte le opportunità di sviluppo concentrandoci sulle modalità di interazione: USER PERSONAS e la USER JOURNEY.


Chi sono le User Personas?

Sono dei profili utente-tipo creati basandosi sui dati raccolti precedentemente.

Avendo individuato determinati tratti attitudinali come necessità, aspettative e problemi, si possono andare a creare dei gruppi di informazioni che a loro volta possono essere usati per dar vita ad un molteplici personaggi esemplificativi, che risponderanno alla domanda "Per chi stiamo progettando?".


All'interno della scheda personale di ogni singola Personas viene creata una vera entità partendo dal nome/cognome, interessi, lavoro, ral, marche più utilizzate e una frase rappresentativa del suo "essere".





Questo ci permetterà di immergerci completamente nei panni del nostro utente-tipo aiutandoci ad ideare nuove funzionalità, servizi e percorsi che rispondano al suo bisogno ed alle sue aspettative.


Più dati avremo raccolto nelle fasi precedenti, più sarà facile andare a creare molteplici profili di personas che rappresenteranno i vari utenti che fruiranno del risultato finale del progetto.



Che cos'è la User Journey?

È la concept map di come i nostri utenti-tipo interagiscono con il nostro prodotto o servizio.

Viene utilizzata per costruire l'empatia che si può instaurare con la fruizione dandoci una visione a 360 gradi dell'esperienza di utilizzo, aiutandoci a rivelare tutte le opportunita di sviluppo possono nascere, ad esempio i WOW moment.


4. DESIGN

Abbiamo definito il concept e come gli utenti entrano in contatto e navigano all'interno del nostro prodotto, possiamo dare il via alla fase di PROTOTIPAZIONE.


In questa fase si definiscono grossolanamente attraverso degli sketch iniziali la forma che il progetto avrà. Dobbiamo mano a mano andare verso l'obiettivo di creare qualcosa che ci dia la possibilità di far vivere l'esperienza all'utente.


Facendoli interagire con il prototipo aggiungeremo conoscenza alla progettazione andando a modificare la struttura dalla quale siamo partiti.

È una simulazione a tutti gli effetti, e ci permetterà di arrivare alla fase di realizzazione finale in modo molto accurato riducendo il rischio di fallimento.


5. REALIZZAZIONE

È arrivato il grande giorno, da prototipo si passa alla versione più vicina alla definitiva, tutto il tempo usato fino ad oggi per definire, implementare, modificare e validare prende la sua forma definitiva.


Ma attenzione, non bisogna avere fretta, abbiamo lavorato sodo per arrivare fin qui, concediamoci qualche test in più:


-Effettuiamo dei test di usabilità, vediamo come l'utente-tipo interagisce con il prodotto finale.

-Lanciamo una BETA VERSION che potrà aiutarci a rifinire ulteriori problemi di navigazione e bug.

-Testiamolo nel nostro team di sviluppo, i test interni sono tra i più importanti da compiere in fase finale. I team di sviluppo e di design possono mettere mano al prodotto finale e metterlo alla prova duramente.


Quest'ultima fase può portare a nuovi cambiamenti di funzionalità e di aspetto.


6.ANALISI

Anche dopo aver lanciato il prodotto/servizio non dobbiamo mai smettere di raccogliere dati ed analizzarli.


Questo ci permettera di individuare tutti i pro e contro partendo proprio dal DOMANDA iniziale: abbiamo risolto il problema? Dove possiamo migliorare? Dove abbiamo sbagliato? Cosa possiamo fare per i futuri progetti?


Adesso possiamo capire se il percorso intrapreso è stato quello giusto, ricordandosi sempre che, possiamo correggere gli eventuali errori e far tesoro di tutte le esperienze e nuove conoscenze per il futuro.




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